Disturbi e patologie

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Dislessia-disgrafia come disprassia sequenziale: il metodo ecologico-dinamico

Abstract: il documento, che sintetizza una ben più ampia trattazione presentata dal Prof. Piero Crispiani in occasione del Simposio Internazionale di Pedagogia Speciale di Verona, offre un primo approccio al metodo ecologico-dinamico, utilizzato nel trattamento della sindrome da DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento).
Tale intervento si fonda:
1) sull’ecologia, come approccio all’interezza delle funzioni umane;
2) sulla dinamicità, come tendenza alla rapidità dell’agire cognitivo.
Ne deriva una procedura che attiva il leggere e lo scrivere unitamente alle funzioni motoria, percettiva, linguistica, intellettiva. Tale orientamento assume pertanto tre vettori abilitativi che orientano l’azione educativa e costituiscono il Polo SAF: la Successione, gli Automatismi, la Fluidità. Il trattamento si dispiega in prospettiva ecologica su 12 azioni attivando schemi in sequenza ed in regime di automatismi e di fluidità.

 

 

 

 
l Lavorare con bambini autistici nella scuola dell'infanzia.

Abstract: dopo aver definito le caratteristiche dell’autismo e presentate alcune fra le strategie di intervento più diffuse, si riportano suggerimenti pratici per la costruzione di un
ambiente favorevole all’apprendimento del bambino autistico all’interno della scuola dell’infanzia; si elencano quindi alcune modalità operative per favorire le abilità sociali, cognitive, di autonomia personale sia attraverso il gioco sia mediante una rigorosa organizzazione dello spazio e del tempo. Si affronta infine il problema della socializzazione con i coetanei. All’interno dell’articolo sono inserite due schede: la prima riprende aspetti diagnostici, epidemiologici e prognostici dal Manuale DSM IV-TR dell’American Psychiatric Association; la seconda riassume le indicazioni relative alla fascia di età 0-6 anni contenute nelle Linee Guida pubblicate recentemente dalla Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile, che risultano estremamente utili per gli insegnanti.

 

 

 

o Approccio psicomotorio e ritardo mentale nella scuola dell'infanzia.
    Ipotesi di intervento su un caso specifico.


Abstract: Importanza di un corretto sviluppo psicomotorio in età prescolare, come base per l’apprendimento di abilità cognitive e strategie comportamentali. Modelli di valutazione dello sviluppo psicomotorio standardizzati e non. Peculiarità dell’approccio psicomotorio e sua applicabilità nella scuola dell’infanzia. Analisi di un caso di una bambina di 6 anni con Sindrome di Down e pianificazione di un intervento attraverso la valutazione standardizzata, le osservazioni e la successiva strutturazione di una Unità di Apprendimento rivolta all'intero gruppo sezione.

 

 

 

p Migliorare la qualità della vita del soggetto con handicap grave: oltre il superamento del comportamento problema.


Abstract: nell'intervento su bambini con handicap grave si è sempre riservata una particolare attenzione all’analisi funzionale e alla modificazione dei comportamenti problema. Negli ultimi anni si è tuttavia affermata l’idea secondo la quale occorre valutare l’efficacia dell’intervento secondo una prospettiva più ampia, nei termini di miglioramento della qualità della vita del soggetto. Questo nuovo approccio va sotto il nome di “teoria del supporto comportamentale positivo”. Per realizzare un intervento davvero “educativo” che tenga conto dell’affettività, della partecipazione sociale, del benessere individuale è necessaria la stretta collaborazione delle figure professionali ed un costante scambio di informazioni basato su parametri comuni di valutazione e descrizione dei comportamenti.

 

 

 

l Il gioco nel bambino pluriminorato.

Abstract: è possibile favorire lo sviluppo del gioco interattivo nel bambino pluriminorato. In una prima fase può essere utile una griglia di osservazione per raccogliere informazioni sulle preferenze del bambino. È importante capire come creare un ambiente favorevole all’attività ludica e come adattare i giocattoli alle esigenze speciali del bambino. Una riflessione, infine, sul ruolo dell’adulto: occorre evitare una guida fisica totale, per permettere al bambino di vivere l’esperienza ludica in maniera attiva nonostante le gravi menomazioni.

 
 

 


l La comunicazione del bambino sordo


Abstract: La storia della sordità infantile nella pedagogia clinica, e in particolare della riabilitazione linguistica del bambino sordo, è stata contrassegnata dall’avvicendarsi di correnti di pensiero opposte. Il presente contributo offre una breve rassegna dei diversi approcci riabilitativi, una riflessione sul ruolo dell’assistente alla comunicazione per l’integrazione scolastica, alcuni cenni sui servizi e sugli apparecchi attualmente disponibili.


 

 


l La discalculia evolutiva: intervento precoce nella scuola dell'Infanzia

Abstract: La discalculia evolutiva comporta una difficoltà selettiva nell’apprendimento dei concetti logico-matematici e può essere associata a dislessia. In genere ci si accorge che un bambino è affetto da questo genere di disturbi soltanto al suo ingresso nella scuola primaria. Il problema però risale ad un periodo anteriore e potrebbe essere individuato attraverso segnali che, purtroppo, vengono invece sottovalutati dall’insegnante di scuola dell’infanzia.

 

 

 

 

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