L' A L B E R O   D I   N A T A L E

LA STORIA DELL'ALBERO DI NATALE
LLA TRADIZIONE DI BRUCIARE UN GROSSO TRONCO D'ALBERO

 

   LA STORIA

LA STORIA DELL'ALBERO DI NATALE

LA STORIA DELL'ALBERO DI NATALEscarica in formato Word

In un remoto villaggio di campagna, la Vigilia di Natale, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte Santa. Si attardò più del previsto e, sopraggiunta l'oscurità, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa.

Per giunta incominciò a cadere una fitta nevicata. Il ragazzo si sentì assalire dall'angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso quel Natale, che forse non avrebbe potuto festeggiare. Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto di esso: era un abete.

Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del tronco e l'albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro toccare il suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino.

La mattina si svegliò, sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua ricerca e, uscito dal suo ricovero, poté con grande gioia riabbracciare i suoi compaesani.

Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, che la piana aveva piegato fino a terra.

Aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile.

In ricordo di quel fatto, l'abete venne adottato a simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addobbato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno.

Da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno mantenuto, inoltre, la caratteristica di avere i rami pendenti verso terra.


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   Il ceppo natalizio.
   La tradizione di Natale, bruciare un grosso tronco d'albero.

Nella più antica tradizione popolare, il centro della festa di Natale era costituito dal ceppo, un grosso tronco d'albero che veniva bruciato nel camino. Per il ceppo veniva scelto un pezzo di legno molto duro perché doveva bruciare fino a Capodanno.
Nelle campagne toscane si usava un grosso ceppo di quercia che bruciava tutta la notte della vigilia di natale e veniva riacceso ogni sera fino all'Epifania per scaldare il Bambin Gesù.
Nel centro Italia si faceva ardere nel camino un ceppo di ulivo fino ai primi di gennaio, quando le ceneri venivano sparse sui campi come augurio di buon raccolto.
Nell'Italia meridionale il ceppo veniva ricoperto di edera e circondato da altri dodici legni più piccoli come simbolo di Gesù e degli apostoli.

Da questa antica tradizione deriva l'usanza di confezionare dolci di cioccolata a forma di ceppo, spesso presenti sulla tavola di Natale accanto al panettone e al torrone.

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   UTILI CONSIGLI

La scelta dell'albero di Natale segna l'inizio delle feste in ogni casa. Vi suggeriamo di scegliere un abete artificiale: attualmente ne esistono sul mercato moltissimi che imitano con precisione quelli veri ed i vantaggi di scegliere tra questi sono molti:
. Rispettano la natura
. Si conservano per anni
. Sono facili da montare e occupano   poco spazio
. Non si devono innaffiare
In questa sezione troverete le indicazioni per fare pigne e palline per decorare il vostro albero.

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