Pom-pom…
pom-pom-pom-pom-pom-pom…
Fioriva tra le labbra
il suon del bombardino
che al tempo suo suonava .
E su dal cuor saliva
e in viso si vedeva ,
sottile , un canto ,
come da lontano…
Radioso lui sembrava
e il suon si mescolava
a quello acuto e forte
metallico e raschiante
di sega e pialla
su cui il pesante legno
andava a modellar ,
che le callose mani
tenevano contente ,
e tanta segatura
facevano volar
e trucioli schizzar
con forza indietro .
A sera , stanco
e tutto impolverato ,
prima di salir batteva forte
le scarpe sue marroni
e a mano spolverava
lo spolverino grigio
e quel cappello fatto di giornale
e alfin soffiava il naso .
E poi saliva …
la tinozza di brace tra le mani ,
lasciando la maestria
e il buon odor di colla
e il martellar sui banchi da lavoro
dei bravi falegnami ,
e creando invece con la fantasia
la favola che sta per raccontare
a la nidiata sua…da addormentare .
Armando Bettozzi
16 Maggio 2006 |